Il fenomeno delle grandi dimissioni, che ha caratterizzato il periodo post pandemia, è un sintomo ben evidente di questo spostamento di visione, in cui il lavoro non è più solo il mezzo per soddisfare le proprie esigenze economiche ma diventa un elemento di sviluppo personale, attraverso cui poter in qualche forma esprimere sé stessi.
In questo contesto il job crafting ci viene sicuramente in aiuto. Di cosa si tratta?
Il job crafting è una pratica che permette ai lavoratori di modellare attivamente il proprio lavoro – apportando modifiche al proprio ruolo, ridefinendo i compiti, le relazioni interpersonali e le prospettive – per adattarlo alle proprie preferenze, abilità e valori personali e creare così un’esperienza lavorativa più significativa e appagante.
Il job crafting non riguarda solo la modifica delle mansioni assegnate, ma anche la percezione che il lavoratore ha del proprio lavoro. In altre parole, il job crafting permette ai lavoratori di cambiare la propria visione del lavoro, in modo da renderlo più stimolante e gratificante.
Il job crafting racchiude una serie di comportamenti proattivi che portano a ridefinire il lavoro; può a volte trattarsi di un processo spontaneo, che parte dal basso senza una vera e propria consapevolezza, e che si manifesta attraverso cambiamenti concreti nei compiti da attuare, nelle relazioni interne ai contesti lavorativi e nella percezione del lavoro stesso.
I lavoratori adottano strategie per plasmare le loro attività e l’esperienza lavorativa in modo da soddisfare le proprie caratteristiche personali, aspirazioni, motivazioni, passioni e bisogni personali.
Quali sono i vantaggi del job crafting per i lavoratori?
Il job crafting consente ai lavoratori di ottenere maggiore soddisfazione dal proprio lavoro, rendendolo più in linea con le proprie esigenze e ambizioni personali. Si tratta di un intervento efficace per riorganizzare il lavoro, aiutando a ripensarlo e modificarlo quando non c‘è possibilità di cambiarlo o di spostarsi a un ruolo differente.
Quando la scelta del job crafting è condivisa con il management, inoltre, il processo innescato favorisce una legittimazione che genera la sensazione di essere sostenuti e valorizzati.
Quali sono i vantaggi del job crafting per le organizzazioni?
Studi dimostrano che i lavoratori che si sentono più responsabili, motivati e coinvolti nel proprio lavoro, tendono a lavorare meglio. È importante evidenziare che, pur trattandosi di un cambiamento messo in atto dai singoli, il job crafting – in un positivo effetto a catena – può impattare in modo efficace anche sul gruppo in cui si lavora, sull’assetto organizzativo e sulla produttività. Inoltre, il job crafting può avere un effetto positivo sulla relazione tra lavoratore e management, migliorando il clima organizzativo.
Come mettere in pratica il job crafting?
Per mettere in pratica il job crafting, i lavoratori adottano diverse strategie, molte delle quali sono esempi concreti di come il job crafting possa essere messo in atto.
Candice Walker è un’addetta alle pulizie presso un ospedale universitario; il suo lavoro prevede mansioni e routine che non possono essere modificate, così Candice lavora sul suo approccio mentale e sulle relazioni con le persone per trovare un maggiore significato nel proprio lavoro. Comincia a creare legami con i pazienti e le loro famiglie, facendo semplici domande sulla loro situazione, senza apparire invadente, comprendendo in questo modo quando i pazienti richiedevano attenzioni “speciali”. Nel suo lavoro quotidiano, poi, inizia a prestare maggiore attenzione ai dettagli, per esempio anticipando le forniture di prodotti prima che finiscano e dedicandosi con ancora più impegno alla pulizia dei bagni durante la stagione fredda per non mettere in pericolo i malati.
Il job crafting rappresenta una pratica interessante per tutti quei lavoratori che desiderano ottenere maggiore soddisfazione dal proprio lavoro. Grazie alla possibilità di modificare il proprio ruolo lavorativo in modo da renderlo più in linea con le proprie esigenze e ambizioni, i lavoratori possono sentirsi più motivati e coinvolti nel proprio lavoro, ottenendo al contempo anche dei benefici a livello organizzativo.